Ho visitato il parco: è magnifico!PER UNA VISITA VIRTUALE IN 3D vai al sito http://hcilab.uniud.it/villamanin3D/
Ho cercato notizie sulla villa e trascivo queste tratte dal sito www.mtvfriulivg.it :Villa Manin, grandiosa villa veneta cinquecentesca, ristrutturata radicalmente fra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento.
Fu ultima dimora dei Dogi di Venezia in terra friulana e quartier generale delle truppe francesi durante la Campagna d’Italia di Napoleone nel 1797.
Assai danneggiata durante la Prima Guerra Mondiale, la villa - restaurata dall’Ente Ville Venete - è ora di proprietà della Regione Friuli-Venezia Giulia, che ne ha fatto la sede del Centro regionale di catalogazione e della Scuola di restauro e ne ha aperto al pubblico i saloni.
Una villa-museo, dunque, dove vengono allestite di anno in anno grandi mostre della Regione FVG.
Prima di visitarne l’interno, vale la pena di ammirare la struttura complessiva, veramente unica ed imponente, che delinea e racchiude, con candide e armoniche costruzioni, il verde di grandi spazi erbosi.
Centro di un vasto latifondo, la villa doveva rispondere a due esigenze principali, quella economico - agricola e quella di rappresentanza.
La sua pianta articolata ne rispecchia in pieno la funzione.
Il complesso si articola infatti intorno alla villa padronale (un grande corpo centrale a tre piani, coronato da un attico con statue), su cui si innestano perpendicolarmente le due costruzioni destinate ai servizi, che si aprono con ariosi porticati su un grande prato.
All’interno si susseguono sale affrescate, che fanno da corona ad un grande salone centrale, che si sviluppa in altezza su tutti e tre i piani.
In mostra permanente sono antiche carrozze e un’armeria. Interessante anche la Cappella Gentilizia di Sant'Andrea, costruita nel 1708 da Domenico Rossi, con opere scultoree del Torretti.
Sul retro della villa, nascosto e appartato, si apre lo splendido Parco visitabile.
Costituito da 19 ettari vide la sua nascita probabilmente grazie al conte Francesco Manin; di questo evento se ne trova testimonianza in un disegno, eseguito dal conte stesso nel 1714.