martedì 17 novembre 2009

ULISSE e TRIESTE di Umberto Saba

A scuola abbiamo parlato di Umberto Saba e abbiamo studiato la poesia "Ulisse". Umberto Saba, è stato un poeta e scrittore italiano. Nacque il 9 marzo 1883 a Trieste, da madre ebrea e padre di nobile famiglia veneziana. Visse una malinconica infanzia, velata dalla mancanza del padre.
Morì a Gorizia, dove era ricoverato in una clinica, il 25 agosto 1957, mentre stava lavorando alla stesura di Ernesto, rimasto incompiuto e pubblicato postumo.
Trieste è tra i temi in assoluto più cari a Saba. Il poeta ama Trieste quasi al di là del fatto che sia la sua città: è il luogo fresco che brulica di vita intensa, il luogo aperto sul porto, sul mare che in continuazione ne rinnova il sangue in una sorta di perpetua giovinezza.

ULISSE
“Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d’onda emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d’alghe, scivolosi, al sole
belli come smeraldi. Quando l’alta
marea e la notte li illuminava, vele
sottovento sbandavano più al largo,
per sfuggirne l’insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi, me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.”


TRIESTE
“Ho attraversato tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva."






La statua di Umberto Saba a Trieste. Dicembre 2007

mercoledì 4 novembre 2009

4 NOVEMBRE FESTA DELL'UNITA' D'ITALIA E GIORNATA DELLE FORZE ARMATE

Il 4 novembre 1918 finiva la Prima Guerra Mondiale, è un giorno importante per la storia d’Italia: si celebra in questa data l’armistizio che nel 1918 pose fine alle ostilità tra l’Italia e l’Austria - Ungheria, concluse sul campo con la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto, frutto della dedizione, del sacrificio e dell’unità del popolo italiano. Una vittoria che costò la vita a 689.000 italiani mentre 1.050.000 furono i mutilati e i feriti.



A Redipuglia, frazione del Comune dove io abito, si trova il più grande Sacrario Militare italiano realizzato nel 1938 ed uno dei più grandi al mondo. È situato sulle pendici del Monte Sei Busi, teatro di aspri combattimenti nella Grande Guerra, qui vi riposano le salme di 100.000 caduti della Grande Guerra disposte come in uno schieramento militare. Alla base la tomba del Duca d’Aosta, Comandante della III Armata, ai suoi lati i generali. Seguono lungo ventidue gradoni le salme dei 39.857 caduti identificati e nell’ultimo gradone, le salme dei 60.330 caduti non identificati.

I pompieri riportano in mare una balena avvistata davanti alla Diga a Trieste

Questa mattina alle ore 12.15 circa, i Vigili del Fuoco del Distaccamento del Porto Vecchio di Trieste hanno avvistato una balena di circa 12 metri tra la Diga Vecchia e il Distaccamento Nautico VV.F. del Porto Vecchio.
Assieme ad una motobarca del Nucleo Sommozzatori, uscita in mare con a bordo 5 specialisti e assieme ad una motovedetta della Capitaneria di Porto ha indirizzato il cetaceo prima verso Piazza Unità d’Italia e poi verso il mare aperto, a loro si sono aggiunte anche una motovedetta della Polizia di Stato e un battello pneumatico della Riserva Marina di Miramare.
L’intervento si è concluso verso le ore 13.30 dopo che la balena aveva preso il largo

letto sul sito Bora.La