domenica 16 marzo 2008

La danza dei serpenti





I cobra, i serpenti preferiti dagli incantatori indiani, non danzano sentendo la musica, non possono farlo perchè sono sordi ai suoni acuti: il loro movimento fluttuante segue il movimento dell'incantatore in attesa di morderlo. Fortunatamente gli incantatori sanno che i cobra sono molto lenti e capiscono quando fermare il suono prima di essere attaccati, il veleno dei cobra è molto potente.




Tratto da "Enciclopedia delle domande e delle risposte" Arnoldo Mondadori.


venerdì 14 marzo 2008

1 5 M A R Z O grazie a tutti x gli auguri




mamma, papà, Francy
e ....

I Dalmata


L'origine del Dalmata non è ben definita, si hanno sue notizie a partire dall'antico Egitto, dall'India e dalle comunità Romane del 1400, dove veniva apprezzato come cane da carro amico dei cavalli e cane da guardia, ma molto probabilmente proviene dalla Dalmazia.
Ha un carattere vivace, la sua linea è snella e armoniosa ed il suo mantello è particolare; è un buon un cane da compagnia fedele e intelligente. Il dalmata ha sempre dimostrato la tendenza a seguire il padrone, ovunque egli si muovesse: in carrozza, a cavallo o in bicicletta; in Inghilterra era di gran moda far seguire le eleganti carrozze da questi cani, negli Stati Uniti lo si vide spesso sulle autopompe dei vigili del fuoco, dei quali divenne ufficialmente la "mascotte" . Un tempo veniva usato anche come cane da caccia. Sebbene abbai poco, va considerato un ottimo guardiano della casa.

www.animalinelmondo.com

Foto della mia "Astra"

giovedì 13 marzo 2008

Sapevate che...

GLI OCCHIALI

Uno scienziato arabo, Alhazen, nell’anno 1000 scoprì che le lenti modificavano le immagini e si potevano usare per vedere meglio da vicino: nacquero così i primi occhiali. Dapprima le due lenti erano sistemate molto vicine, poi si capì che dovevano essere portate davanti a ciascun occhio..
Gli occhiali con le lenti per miopi, che permettevano di vedere bene gli oggetti lontani, furono inventati in Italia nel 1430 circa.

CHE COS'E' L'ORO BIANCO


L’oro bianco è il sale: fu chiamato così dai Romani che lo utilizzavano come denaro.

LE STELLE CHE BRILLANO

Le stelle quando nascono sono fredde e si contraggono come un pugno che si chiude. Allora il loro nucleo diventa così caldo che la stella si “accende” e comincia ad emettere calore e luce.
Il loro colore può essere blu, bianco o rosso, dipende dalla temperatura: le stelle blu sono più calde di quelle rosse.


Tratto dall'enciclopedia delle domande e delle risposte - Arnoldo Mondadori Editore

martedì 11 marzo 2008


B U O N
C O M P L E A N N O


OGGI 11 MARZO 2008



il blog "Brasitalia" dei nostri amici Fatima e William


compie 2 anni !!

Un dò grani de speranza

In sta verta zintila, cun fioreti
bianchi de sarezari, zelesti
nide osmarini e zai paliduzi
de erba de pòri, cun tanti verdi
s'ciopadi su le rame o ta i cantoni
del me ort, mi provo ogi matina
a semenàr cu'l spizot un dò grani
de speranza, parché i me tanti afani,
cortei piantadi fondi ta la carne,
me lasse un po' de pase, un po' de vita.

Poesia bisiaca del poeta Silvio Domini

lunedì 10 marzo 2008

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso


Il Parco si estende in un ambiente di tipo prevalentemente alpino. tra il Piemonte e la Valle d'Aosta. Le montagne del Gran Paradiso sono state modellate da grandi ghiacciai e dai torrenti fino a creare le attuali vallate. Nei boschi dei fondovalle si trovano larici, abeti rossi, pini cembri e più raramente all'abete bianco. Man mano che si sale lungo i versanti gli alberi lasciano lo spazio ai vasti pascoli alpini, salendo ancora si trovano rocce e ghiacciai che caratterizzano il paesaggio, fino ad arrivare alle cime più alte del massiccio che toccano i 4.000 metri .
Simbolo del Parco è lo stambecco, animale piuttosto confidente e non è difficile osservarlo al pascolo nei prati alpini. Altri abitanti del parco sono la marmotta e il gipeto. Nella zona nidifica un altro grande rapace, l'aquila reale.
Simbolo dell'alta montagna è la stella alpina che cresce dai 1500 ai 3200 metri di altezza.

Tratto dal sito www.courmayeur-mont-blanc.com/Parchi.htm

Ancora curiosità sul mio paese



La chiesetta di Santa Maria in Monte risale ai tempi in cui giunse a Fogliano il capitano veneto Teodoro del Borgo che la fece costruire nel 1521 sul sovrastante colle di Fogliano. Le sue dimensioni sono di m. 20 x 6,7 con 7,55 metri di altezza e probabilmente fu ampliata in due tempi.
Nel 1815 alla destra della chiesetta venne costruito un campanile in pietra dotato di tre campane e di un orologio, cento anni dopo, durante la prima guerra mondiale, il campanile venne colpito da un proiettile austriaco perché pensavano che servisse come vedetta e crollò, mentre la chiesa venne utilizzata dai nostri soldati come rifugio ed infermeria.
Nel 1921 e nel 1985 nel corso di alcuni restauri vennero alla luce numerosi affreschi sovrapposti gli uni agli altri.

Testo tratto dal libro di Sergio Vittori “Fogliano> Palazzo >Redipuglia [Storia, leggende e tradizioni della mia gente]”

domenica 9 marzo 2008

Gli alberi in mezzo al mare: le mangrovie


Nell’Oceano Indiano, come negli altri mari tropicali, le isole sono spesso circondate da mangrovie.
Le mangrovie sono alberi sempreverdi e particolarmente resistenti al sale; crescono con le radici «a mollo» nell'acqua salina nelle regioni tropicali e subtropicali del pianeta, dove formano vere e proprie foreste che hanno diverse preziose funzioni: proteggono le coste dall'erosione delle onde marine, dai cicloni o dai venti; costituiscono un habitat ideale per uccelli, serpenti, coccodrilli, crostacei e per innumerevoli specie di pesci che vi trovano un vivaio naturale, o per uccelli migratori che vi fanno sosta; sono un ecosistema che fornisce alle popolazioni umane cibo, miele, foraggio, e garantisce un ambiente pescoso. Proteggono inoltre le barriere coralline dal deposito di sedimenti che proviene dall'erosione delle coste.


Testo tratto da www.ariannaeditrice.it
Immagini tratte dal web

Il pane


Il pane ha origini antichissime, le prime testimonianze risalgono alla civiltà egizia, (3100 a.C.) ed è ancora oggi uno dei prodotti più conosciuti, consumati ed apprezzati in ogni parte del mondo. Alla base del successo di questo alimento vi è sicuramente la sua particolare struttura fisica, caratterizzata da una crosta croccante e molto aromatica e da una mollica soffice e morbida.
Non è stato semplice per l’uomo comprendere in che modo fosse necessario “trattare” la farina perché potesse essere trasformata in pane, tanto che per alcuni studiosi la “scoperta” di questo alimento è ritenuta pari per importanza all’invenzione della ruota.

I nostri antenati primitivi impastavano la polvere di ghiande schiacciate con acqua , l'impasto veniva cotto su lastre roventi, si preparava così una specie di focaccia piuttosto dura; diversi anni dopo si usò la farina che si otteneva dai cereali macinati.Solo gli egizi scoprirono per caso la lievitazione, lasciando il composto all'aria e cuocendolo il giorno dopo: il composto cotto risultava più morbido.I greci iniziano ad aggiungere altri prodotti come il latte, le spezie, ecc. e furono i primi ad istituire i forni pubblici e le prime regole per la panificazione.Nel periodo dell'antica Roma il pane diventa il cibo di tutti, per legge viene stabilito che il prezzo della farina di frumento per fare il pane fosse più basso del prezzo di mercato.Con la caduta dell'impero romano la cultura del pane viene dispersa.Nel periodo feudale il pane di farina di frumento era esclusiva dei signori, la popolazione in questi periodi di crisi non poteva permettersi di utilizzare il frumento e riscoprì così altri cereali come l'orzo, il farro, la segale, ecc.Durante il Rinascimento con l'introduzione del lievito di birra e delle farine di alta qualità il pane inizia a vivere un periodo di crescita fino ad arrivare ad oggi con il ritorno a farine di cereali considerati da sempre poveri ma che oggi diventano prodotti di alta qualità.

Tratto dai siti www.distam.unimi.it www.cookaround.com

venerdì 7 marzo 2008

I folletti








I folletti sono creature del Piccolo Popolo, non è facile incontrarli, ma se capita può essere davvero un'esperienza entusiasmante. Il folletto può aiutarci se riusciamo a farcelo amico, oppure può essere molto dispettoso nel caso contrario.
I folletti sono esseri piccoli che svaniscono come se fossero fatti di fumo, non hanno l'ombra se visti alla luce del sole e non lasciano tracce sulla Terra quando camminano.
I folletti sono spiriti elementari, cioè abitano negli elementi aria, terra e fuoco.
Folletti del mare: vestiti di azzurro, compaiono nei riflessi delle onde, cavalcano i delfini e vivono sulle navi, dove aiutano i marinai e restano con loro a bere rhum e raccontare storie di naufraghi. Sono in grado di avvistare pericoli prima degli uomini e aiutano nelle tempeste.
Folletti del bosco: sono i più comuni e i più facili da incontrare, vestiti con pantaloni e casacca verde, stivaletti a mezza gamba e cappello con lunga piuma. I folletti sono molto gelosi del luogo nel quale vivono e lo proteggono da persone dannose: spengono il fuoco attaccato dai piromani e aiutano gli animali a scappare da lacci e trappole.
Folletti della montagna: scolpiscono strani disegni sulle rocce, vivono nelle grotte, ma anche nelle baite, aiutano i montanari a fare il formaggio e badano alle capre. Questi folletti amano ballare con le fate sotto i raggi della luna.
Tratto dal sito: www.fendy.it

Lo snowboard




Lo snowboarding (più comunemente chiamato snowboard) è disciplina olimpica dal 1998, le prime olimpiadi invernali si sono svolte nel 2006.


Gli stili dello snowboarding sono tre: freestyle, freeride e snowboard alpino.
Lo stile freestyle è di prodursi in salti acrobatici, nella nostra regione i park dove vengono svolte queste gare sono tre: Zoncolan, Piancavallo e Tarvisio.


sabato 1 marzo 2008

L'isola della Cona







L’Isola della Cona è il cuore della Riserva Naturale Regionale “Foce dell’Isonzo, è un area umida e segna il confine fra le coste alte e rocciose del Carso e le coste basse e sabbiose di Grado.
In questa Riserva Naturale vive il cavallo Camargue che appartiene ad una razza antichissima, proviene dalla Camargue ( Francia), è un animale rustico, abituato a vivere in zone acquitrinose e si nutre prevalentemente di canne ed erbe di palude.
Anche la sua conformazione fisica dimostra il suo adattamento alla vita nelle zone umide. Il mantello degli adulti è bianco-grigio mentre i nuovi nati sono di colore scuro e si schiariscono nel corso del tempo.
Sono animali equilibrati, agili e scattanti, abituati a fare un buon uso delle proprie energie.
I cavalli sono stati introdotti nella Riserva Naturale Foce dell’Isonzo nel 1991, grazie ai finanziamenti della Regione Friuli Venezia Giulia. Il ruolo dei cavalli nella Riserva è molto importante perché contribuiscono alla conservazione dell’ambiente, svolgendo un ruolo fondamentale nel controllo della vegetazione.
I cavalli presenti nella Riserva sono divisi in due gruppi: il primo è composto da animali addestrati, l’altro vive allo stato brado.
La Riserva offre la possibilità di osservare una vasta gamma di specie animali anatre, oche, aironi, folaghe, ma anche il capriolo, la volpe, il tasso, il cinghiale, la lepre, roditori, insetti, rane, bisce d’acqua, testuggini acquatiche e farfalle e di specie vegetali,
Inoltre molti uccelli si fermano per alimentarsi e riposarsi durante i loro viaggi.