E’ una zanzara di origine asiatica arrivata in Italia negli anni ’90, attraverso il commercio di pneumatici. Attualmente è diffusa in 58 Comuni del Friuli Venezia Giulia.
Ha dimensioni comprese generalmente tra i 4 e 10 mm. è di color nero, con una caratteristica banda bianca che attraversa longitudinalmente la faccia dorsale del torace. Le zampe presentano numerose bande bianche disposte ad anello. Il netto contrasto tra i due colori la rende particolarmente riconoscibile.
Nel nostro Paese le zanzare adulte iniziano a comparire nel mese di aprile e permangono fino al mese di ottobre, poi muoiono. In autunno la zanzara tigre deposita le uova in grado di superare la stagione invernale resistendo a temperature spesso inferiori ai –5°C. I luoghi dove depone le uova e dove le larve si sviluppano sono costituiti da qualsiasi tipo di manufatto nel quale è presente acqua: tombini e griglie di raccolta delle acque, copertoni di veicoli stradali, bottiglie, barattoli, cavità di alberi, annaffiatoi, secchi, bacinelle, sottovasi delle piante, bidoni, vasche, ecc. Le uova vengono deposte in ambiente umido, di solito subito sopra il livello dell’acqua, facendole aderire alla parte del contenitore. Appena sommerse dall’acqua e in condizioni climatiche favorevoli, le uova si schiudono dando origine alle larve che hanno vita acquatica..
Le femmine pungono l’uomo e gli animali per prelevarne il sangue necessario per la maturazione delle uova. Sono molto aggressive e pungono generalmente di giorno. La puntura causa la comparsa di ponfi pruriginosi. Numerose punture contemporanee possono dare origine, in persone particolarmente sensibili, a reazioni allergiche localizzate.
Nei Paesi di origine la zanzara tigre è vettore di arbovirus. In Italia questi agenti patogeni non sono normalmente presenti e quindi il rischio di trasmissione è solo teorico, i rischi sanitari conseguenti alle punture della zanzara tigre sono analoghi a quelli delle altre zanzare presenti in Italia.
Ha dimensioni comprese generalmente tra i 4 e 10 mm. è di color nero, con una caratteristica banda bianca che attraversa longitudinalmente la faccia dorsale del torace. Le zampe presentano numerose bande bianche disposte ad anello. Il netto contrasto tra i due colori la rende particolarmente riconoscibile.
Nel nostro Paese le zanzare adulte iniziano a comparire nel mese di aprile e permangono fino al mese di ottobre, poi muoiono. In autunno la zanzara tigre deposita le uova in grado di superare la stagione invernale resistendo a temperature spesso inferiori ai –5°C. I luoghi dove depone le uova e dove le larve si sviluppano sono costituiti da qualsiasi tipo di manufatto nel quale è presente acqua: tombini e griglie di raccolta delle acque, copertoni di veicoli stradali, bottiglie, barattoli, cavità di alberi, annaffiatoi, secchi, bacinelle, sottovasi delle piante, bidoni, vasche, ecc. Le uova vengono deposte in ambiente umido, di solito subito sopra il livello dell’acqua, facendole aderire alla parte del contenitore. Appena sommerse dall’acqua e in condizioni climatiche favorevoli, le uova si schiudono dando origine alle larve che hanno vita acquatica..
Le femmine pungono l’uomo e gli animali per prelevarne il sangue necessario per la maturazione delle uova. Sono molto aggressive e pungono generalmente di giorno. La puntura causa la comparsa di ponfi pruriginosi. Numerose punture contemporanee possono dare origine, in persone particolarmente sensibili, a reazioni allergiche localizzate.
Nei Paesi di origine la zanzara tigre è vettore di arbovirus. In Italia questi agenti patogeni non sono normalmente presenti e quindi il rischio di trasmissione è solo teorico, i rischi sanitari conseguenti alle punture della zanzara tigre sono analoghi a quelli delle altre zanzare presenti in Italia.
Tratto dal sito http://www.comune.pordenone.it/
2 commenti:
l'altro anno c'erano proprio tante!
Posta un commento