giovedì 19 luglio 2012

Una delle tante meraviglie del Friuli-Venezia Giulia

Il castello di Duino, di proprietà della nobile famiglia dei principi della Torre e Tasso, che tutt'ora vi abitano, è arroccato su uno sperone carsico a picco sul mare. Il castello è ricco di storia che si intreccia con leggende popolari, testimone di gloriosi eventi storici e di visite di personaggi illustri, più di 18 sale del castello sono visitabili; interessante è la scala del Palladio, capolavoro di architettura, e il fortepiano del 1810 (suonato da Listz). Dai bastioni a picco sul mare e dalla torre trecentesca si può godere di un suggestivo panorama su tutto il golfo di Trieste.
Nonostante sia stato ricostruito dopo le distruzioni della Prima Guerra Mondiale, il castello ha una storia antica e suggestiva. Ugone VI, capitano dei duchi d'Asburgo nel 1832, quando Trieste si offrì in dedizione alla casata degli Asburgo, divenne il capitano della città. Dopo la sua morte il suo castello, il vecchio castello di Duino, passò al casato dei Walsee, che lo abbandonò per trasferirsi nel castello "nuovo", più grande e comodo. Nel 1472 il castello passò in mano all'imperatore Federico III e poi cambiò di nuovo proprietari: divenne una delle magioni della nobile famiglia degli Hoffer. Alla fine del XVI secolo, però, la casata si estinse e il castello e il feudo furono ceduti a Raimondo VI della Torre. Praticamente ad ogni passaggio di mano il castello fu modificato, rimaneggiato, restaurato. Oggi il castello di Duino si presenta come un fascinoso insieme di edifici di epoche diverse, stretto intorno ad un cortile con un loggiato e chiuso da alti muraglioni di cinta bastionati. Ad impreziosirlo, sul lato mare, una strepitosa terrazza. Il grande parco con distese multicolori di fiori di ogni specie è impreziosito dai suoi viali romantici, pieni di statue e reperti archeologici, dalle terrazze e dagli spalti aperti sull'immensità del mare.
Attraverso Un percorso turistico ci si addentra nel bunker, costruito nel 1943 per la Kriegsmarine tedesca a difesa della base di Sistiana contro un eventuale sbarco alleato; venne sfruttato poi come rifugio antiaereo e successivamente dotato di cannone, a fine guerra venne trasformato dall'esercito inglese in deposito di carburante. E' aperto al pubblico dal 2006. Grazie a pazienti e delicati lavori di recupero e di restauro conservativo, è stato trasformato in un suggestivo mini-museo con cimeli d'epoca che sono esposti in una grande sala scavata a 18 metri di profondità. La leggenda racconta di una Dama Bianca che fu gettata dal marito malvagio dalle mura di un antico castello. Ma il cielo ebbe pietà di lei e le diede un corpo di roccia prima che si infrangesse sugli scogli. Si dice che la sua anima sia ancora là, in una rupe a picco sulla baia, presso i resti dell'antico maniero di Duino, e che certe notti prenda vita e vaghi senza pace. Si dice anche che nel castello antico si fosse fermato Dante, da cui prende il nome uno scoglio. In passato il castello di Duino ha ospitato grandi artisti come Strauss, Liszt, D'Annunzio, Twain e Rilke e proprio al grande poeta praghese è intitolata la spettacolare passeggiata panoramica di circa 2 Km che, a picco sul mare, porta fino alla baia di Sistiana. tratto da www.turismofvg.it/ e da www.marecarso.it

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