
Ai confini orientali della Provincia di Gorizia, la piana dell’Isonzo incontra un basso altopiano, il Carso.
Il Carso goriziano, scavato forse dall’antico corso dei fiumi Isonzo e Vipacco, è solo un parte di un sistema che si sviluppa in provincia di Trieste e in Slovenia.
Percorrendo il labirinto di strade e sentieri che lo solcano si incontrano diversi ambiti naturali: alle alture settentrionali, con fitte boscaglie e pinete, si alternano le depressioni meridionali occupate dal lago di Doberdò, di Pietrarossa e di Sablici. Tutto intorno la landa carsica, dove tra le pietraie e le doline (piccole valli a imbuto), spuntano i caratteristici cespugli di sommacco (in dialetto foiarola), che in autunno tingono il Carso di giallo e di rosso.
Il sottosuolo, per la natura calcarea del terreno, presenta numerosi tipi di cavità: inghiottitoi, gallerie e grotte.
Durante la Prima Guerra Mondiale il Carso è stato teatro di violenti scontri tra l’esercito italiano e quello austro - ungarico. Nascoste tra le doline e dalla vegetazione si trovano resti di trincee, gallerie, caverne.
LA FOTO è STATA SCATTATA DA ME IL 12 OTTOBRE 2008 DURANTE UNA PASSEGGIATA SUL CARSO SOPRA FOGLIANO REDIPUGLIA
3 commenti:
ciao, che bela la foiarola ! e lassù de la caseta chissà quanta che xè !
Loved reading thiis thanks
caaozeen827
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